L’erede

Tocca all’erede: mentre il gossip si fa largo sull’incidente occorso al re di Spagna Juan Carlos durante una battuta di caccia in Botswana – complice un’accompagnatrice tedesca di parecchi anni più giovane – e il governo di Mariano Rajoy affronta lo strappo dell’Argentina che ha deciso di espropriare le attività in territorio nazionale della compagnia petrolifera Ypf, di proprietà del gruppo Repsol, il principe Felipe impara a indossare la corona.

È accaduto lunedì, quando ha incontrato una delegazione di giovani avvocati spagnoli assieme al ministro della Giustizia, Alberto Ruiz-Gallardòn, e all’avvocato generale di stato, Marta Silva de Lapuerta. In poche ore ha dovuto sostituire il padre, ricoverato in ospedale per i guai all’anca, conquistando la platea. Interessato, preparato, scrupoloso: così lo hanno descritto i presenti. Felipe ha riscosso particolare successo tra i giovani legali, sorpresi dalle domande accurate e non formali che il Principe delle Asturie ha rivolto loro.

Può d’altra parte contare sull’aiuto di Jaime Alfonsìn, brillante avvocato che nel 1996 ha deciso di abbandonare la carriera nel privato per servire la corona: è il suo uomo nell’ombra, discreto e abile, che lo aiuta nel preparare le uscite pubbliche. Solitamente i due si mettono al lavoro con diverse settimane d’anticipo, ma lo scorso fine settimana hanno fatto gli straordinari per non arrivare impreparati all’appuntamento.

E se martedì Felipe e consorte, l’elegante Letizia Ortiz, hanno presenziato ad una cerimonia a Valencia, ieri hanno inaugurato proprio una nuova raffineria proprio della Repsol a Cartagena, in Murcia. L’agenda settimanale si è fatta fitta d’impegni che culmineranno domani, a Palazzo Reale, con l’incontro con il mondo della cultura, dove interverrà anche la madre di Felipe, la regina Sofia di Grecia.

Intanto ieri il re Juan Carlos ha chiesto apertamente scusa, mentre lasciava l’ospedale San José di Madrid. «Mi dispiace molto. Mi sono sbagliato e non accadrà più», ha dichiarato ai microfoni della Tve. Il sovrano è finito al centro di numerose critiche una volta appresa la notizia che si era infortunato all’anca scendendo dalle scale durante le vacanze tenute segrete in Botswana, con una battuta di caccia agli elefanti in programma: il costo stimato di 30mila euro a persona ha acceso facili polemiche in una nazione duramente colpita dalla crisi economica. Poi sono subentrati i rumors sulla relazione con la tedesca Corinne Larson, 46 anni (Juan Carlos ne ha 74). La storia durerebbe ormai dal 2008, ma non dovrebbe nemmeno sorprendere, vista la fama di playboy che accompagna il sovrano spagnolo, sposato da ormai 50 anni con Sofia.

Le critiche alla condotta del re non sono giunte solo dagli ambienti socialisti e della sinistra repubblicana, ma anche da quelli conservatori, come ad esempio dalle colonne del quotidiano El Mundo. Lo stesso che martedì pubblicava una graffiante vignetta, protagonisti Juan Carlos e Felipe: «Me ne rendo conto, figliolo, ma al momento non sei pronto per la successione. Non sei ancora sufficientemente imprudente».

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