Arbitro venduto

Partiamo da quello che è il problema reale di questi dibattiti: le aspettative. Chi pensava di rivedere un remake del dibattito di Denver, semplicemente non vive su questo pianeta. Quella è stata una cosa eccezionale e straordinaria e mai nella storia dei dibattiti tv uno dei due contendenti è andato così male rispetto all’altro e così al di sotto dei suoi standard abituali. Ripetere quella performance sarebbe stato impossibile perché avrebbe richiesto un Barack Obama per due sere di fila completamente assente. Non è andata così, ovviamente, e il dibattito di ieri sera a New York ha visto sfidarsi due candidati in discreta forma e che sostanzialmente si equivalgono in quanto a punti di forza e di debolezza.

Chi vi spiega con dovizia di particolari che ai punti avrebbe vinto Obama non vi racconta però che il punto decisivo non l’ha segnato l’inquilino della Casa Bianca ma la moderatrice. Romney ha probabilmente sbagliato il timing dell’uscita ma smentire un’affermazione vera di un candidato in diretta tv è al limite del giornalismo criminale. Il fact checking in diretta da parte del moderatore e non dell’avversario è francamente già di per se una novità imbarazzante propostaci dal Team O e dal suo codazzo di adoranti ultras. Se poi ci aggiungete che il “game changer” della serata è stato una patacca rifilata al candidato repubblicano davanti a milioni di elettori indecisi, allora avete la cifra perfetta del clima che si sta vivendo tra i mainstream media a stelle e strisce.

In ogni caso, i sondaggi confermano la sensazione di una vittoria ai punti per il Presidente uscente, anche se alcuni numeri devono fare riflettere (e sperare) il ticket repubblicano. Romney ha mancato il colpo da ko.

Secondo il survey Cbs il 65% dei telespettatori ritiene Romney più credibile sui temi economici, contro un 34% di intervistati che preferisce Obama. Segno evidente di una debolezza che gli stessi supporters democratici difficilmente nascondono. Stesso esito anche per la CNN: il 58% di chi ha visto il dibattito crede che Romney gestirebbe meglio l’economia a stelle e strisce e una percentuale molto simile lo ritiene più affidabile dello sfidante sul fronte del debito pubblico. Tutti in positivo per il repubblicano anche gli altri numeri del sondaggio CNN: il 51% preferisce la visione di Romney sulle tasse (il 44% Obama), il 49% ritiene Romney un leader più forte di Obama (46%) e l’ex governatore del Massachussets è avanti addirittura sullo spinosissimo tema dell’assistenza sanitaria (49-46 anche in questo caso).

Sulla gestione del dibattito, gli strateghi dei due team avranno molto da riflettere. Il sondaggio Cnn premia ancora Romney: il 49% degli intervistati pensa che Obama abbia speso larga parte del tempo a sua disposizione attaccando Romney e alla domanda su chi sia stato più diretto e preciso nelle risposte la spunta, di poco, il repubblicano (45 a 43). Detto tutto questo, e detto dell’arbitro che in realtà aveva la casacca di una delle due squadre: siete ancora convinti che Obama sia il grande vincitore della serata newyorchese?

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