L’aiutino

Ho appena finito di guardare il secondo dibattito tra Obama e Romney. A caldo mi è sembrato un “pareggiotto”. E i primi instant-poll sugli indipendenti sembrano confermare questa impressione. Ma per Romney si è trattato di un “pareggio fuori casa”, visto che – oltre al presidente – ha dovuto affrontare la “moderatrice” del dibattito, Candy Crowley della CNN, che non ha perso occasione per dimostrare le proprie inclinazioni verso President Zero. Irritante il “change of subject” imposto a Romney su Fast&Furious. Addirittura patetico il “fact-checking” improvvisato sul discorso post-Bengasi di Obama al Rose Garden. Non solo Candy Candy ha provato a salvare un presidente in estrema difficoltà sull’argomento, ma si è spinta così in là da dire il falso. Leggete con attenzione il discorso di Obama. E se ancora credete che la definizione “act of terror” si riferisse a Bengasi, vi consiglio di trovarvi un insegnante d’inglese decente. Se esiste ancora qualche rimasuglio di stampa libera, nei prossimi giorni si parlerà solo di questo. 

In ogni caso, malgrado il format “2 contro 1” e le aspettative enormemente superiori a quelle precedenti al primo dibattito, Romney è riuscito a strappare un pareggio. E a Obama serviva (almeno) una vittoria netta e convincente. Sorry Zero, sarà per la prossima volta.

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