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Appello sulle Tasse
In queste settimane ad occupare le prime pagine dei giornali troviamo il tema della riforma fiscale. Erano anni che non si parlava tanto insistentemente di taglio delle tasse e della spesa pubblica. Intanto nel paese sono sempre più frequenti le manifestazioni contro il fisco ed Equitalia, che mette le ganasce alle auto e ipoteca le case non solo degli evasori fiscali, ma anche di quelli che le tasse le dichiarano ma sono in difficoltà economiche e non riescono a pagare. Abbiamo la nascita ed il fiorire di associazioni contro le tasse, come ConfContribuenti e Tea Party Italia. Abbiamo gli imprenditori che si organizzano per resistere alla burocrazia e all’ingordigia dello Stato, con la nascita di associazioni come Impresa è Rivoluzione e Imprese Che Resistono. Abbiamo persino la Lega Nord che attacca Tremonti per la mancanza di coraggio in tema di tasse e, incredibile a dirsi, abbiamo la CISL e la UIL che fanno manifestazioni contro le tasse!
E’ ora che questo fermento trovi una risposta concreta in Parlamento, in particolare in quei parlamentari disposti a votare in Parlamento per l’equazione meno spesa pubblica + meno tasse = più crescita e sviluppo. Per questo chiediamo che si convochi un tavolo politico per il taglio della spesa pubblica ed il (come ha detto sabato il Prof. Antonio Martino in un’intervista al Giornale) con-tem-po-ra-ne-o taglio delle tasse.
Invitiamo a partecipare a questo tavolo tutti i parlamentari, del centrodestra ma non solo, interessati a discutere e presentare delle proposte concrete al Consiglio dei Ministri o in Parlamento, e li invitiamo a farlo con decisione, mettendo in chiaro che non accetteranno un voto di fiducia su dei provvedimenti che non tengano conto della gran parte delle richieste che usciranno dal tavolo: se deve cadere il Governo meglio che cada su questo punto, piuttosto che su qualche idiozia o su qualche manovra di palazzo: almeno si potrà dire di aver cercato di riformare l’Italia.
A questi parlamentari che potrebbero partecipare al tavolo ci sentiamo di dire una cosa: con la Grecia che sta fallendo, l’Irlanda ed il Portogallo che la stanno seguendo, i tassi d’interesse che probabilmente saliranno nei prossimi mesi, con il debito pubblico che galoppa verso i 2mila miliardi, con la tassazione ufficialmente oltre il 42%, ma in realtà, come sappiamo tutti, molto più alta, con tutti questi problemi che dobbiamo affrontare non è questo il momento di pensare ad una rielezione nella prossima legislatura. Qui si tratta di lasciare ai nostri figli un paese normale e non uno Stato di polizia tributaria, un paese in cui si può investire, guadagnare, creare lavoro e benessere, senza rischiare di vedersi pignorato tutto quello che si ha alla prima difficoltà.
Ai parlamentari italiani che hanno a cuore il futuro del nostro paese chiediamo di impegnarsi per dare una nuova linfa vitale al paese. Quando si tratterà di tornare al voto non ci dimenticheremo di loro.
Confcontribuenti
Tea Party Italia
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