In tempi non sospetti
Spiace fare quelli che “ve l’avevamo detto” ma i gestori di questo blog “ve l’avevano detto”. Così forte e chiaro che ad occuparsi della questione era sceso in campo anche Il Giornale.
A noi la Polverini non è mai piaciuta, proprio per niente. Sindacalista di un sindacato con tanti dubbi circa gli iscritti e prezzemolina a Ballarò dove, se sei di centrodestra veramente, non ti invitano se non per spennarti vivo. Piaceva a tanti, come ricorda magistralmente oggi Emma Bonino. Piaceva innanzitutto a Fini, che a quest’ora l’avrà certamente già rinnegata con la stessa velocità con cui ha cestinato qualsiasi cosa a cui abbia aderito negli ultimi 25 anni. E piaceva a quelli che, nel centrodestra, tentarono di arrampicarsi sugli specchi raccontandoci che con lei avremmo vinto.
Scrivemmo il giorno in cui il Pdl la scelse come candidata:
e ancora:
I fatti hanno confermato che se mai ci fossimo sbagliati, lo abbiamo fatto per difetto. Vincere con quelle come Renata Polverini non è solo inutile, è dannoso.
Se ne deve andare, adesso. Perché porta la responsabilità politica di quel che è successo e perché, con le sue dimissioni, chiuderemo per sempre una parentesi che nulla ha a che fare con il centrodestra che sogniamo noi.
“Liberista mai” diceva in campagna elettorale. Licenziamola con un “Polverini mai più” e facciamola finita.