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Troppo buono
Un giorno Sergio Marchionne prese il coraggio a due mani e disse quello che nessuno ebbe mai il coraggio di dire: gli scioperi, in Italia, si fanno di lunedì o di venerdì; giorni confinanti con il weekend. Al solito, le anime belle si arrabbiarono, si indignarono e presero cappello. Con il solito riflesso pavloviano di chi è capace di trovare sempre un colpevole ai piani alti, qualcuno a cui appiccicare addosso una qualche etichetta di “nemico dei lavoratori”.
Ovviamente, per smentire ogni tipo di diceria sull’italico sindacato, la Fiom ha scelto di indire uno sciopero di 4 ore alla Sevel di Val di Sangro e di farlo di giovedì. Prima del venerdì. Molto prima del lunedì. Peccato che le quattro ore di sciopero coincidano magistralmente con le ore in cui si gioca Italia – Germania, sfida ben più importante di un weekend al mare con la famiglia.
E’ tutto bellissimo e noi siamo ovviamente obbligati da una forma bizzarra di politicamente corretto a rispettare tutti i sindacati e tutti i loro ottocenteschi rituali di protesta. Però se Marchionne bolla come “folkloristiche” le nostre relazioni industriali, non abbiatevene a male: è stato fin troppo buono.