Dopo l’ondata di indignazione causata dai massacri di Parigi, l’Occidente (o quel che ne resta) torna in tutta fretta alle sue placide abitudini d’appeasement. In North Carolina, nella prestigiosa Duke University, i membri della Muslim Student Association potranno finalmente...
U.S. Army, morale ai...
Le forze armate degli Stati Uniti sono ancora le prime del mondo, per numero, tecnologia e volume di investimenti. Una statistica nota ad amici e nemici degli Usa continua a ricordarci che gli Usa siano primi in fatto di spesa militare e investano più dei successivi 20 paesi messi assieme....
La Corea del Nord ce...
Ancora non ci rendiamo conto, di quanto sia grave la minaccia lanciata dalla Corea del Nord agli Stati Uniti, soprattutto per gli effetti che ha causato. In un colpo solo, con qualche click al mouse di un computer, dei bravi “smanettoni” al soldo del regime totalitario più repressivo del…
C.I.A. Saved Lives
Andrea Mancia e Simone Bressan
Ci sono momenti e momenti. E ci sono proporzioni che richiederebbero un minimo di buonsenso: sui due piatti della bilancia della discussione di oggi ci sono 119 presunti terroristi da un lato e 3000 morti nel crollo delle Torri Gemelle dall’altro. Difficile immaginare di parlare dei primi...
Il suo nome era Eric...
New York City non è il Missouri. Ed Eric Garner non è (anzi, era) Michael Brown. A differenza di quanto è accaduto nella tragica morte del ragazzo di Ferguson, stavolta non sembra davvero esserci una spiegazione sensata per la decisione presa dal grand jury di Staten Island, che ha deciso di...
GOP 2016. Senatori, ...
Secondo Charlie Cook, il prossimo candidato alle presidenziali del Partito repubblicano sarà «un senatore del Tea Party o un governatore del Midwest». Alle primarie del GOP manca ancora parecchio, ma la squadra numero uno – quella dei senatori – ha già perso un pezzo. Ieri,...
Italy, Where Dems...
“Mi raccomando non fate come gli italiani”. Ce lo ricorda un libro dal titolo inglese: “Italy, where Dems’ Dreams Die” (Leo Media, formato e-book), che vuol dire “Italia, dove muoiono i sogni dei Democratici”. Non dei democratici intesi come abitanti ed elettori delle democrazie, ma...
Ferguson, chi soffia...
Civiltà vuole che si sia innocenti fino a prova contraria. La prova della colpevolezza dell’agente di polizia statunitense Darren Wilson non è stata affatto trovata. Anzi, nel primo processo che ha subito (ci sono altre due indagini in corso), il poliziotto è stato assolto. Era accusato di...
Quelle crisi isteric...
Non c’è niente da fare: proprio non ci arrivano. Ogni volta che gli elettori (non solo negli Stati Uniti) votano diversamente da come «dovrebbero» – cioè non scelgono la sinistra – partono immediate le lamentazioni di un’intellighènzia progressista tanto distante dalla realtà quanto piena di...
GOP: il passaggio de...
Premettiamo: non sempre si può vincere. Obama non è certo l’emblema della sconfitta o il capro espiatorio dei democratici statunitensi. È comunque reduce da due larghe vittorie presidenziali, ma allo stesso tempo eccessivamente cariche di speranze (hope) riposte su di lui dal mondo intero....
USA 2014. Un voto co...
Conferma alla Camera, trionfo al Senato, vittoria nella maggior parte degli Stati: il 4 novembre, è stato il giorno dei repubblicani. Dopo queste elezioni di Medio Termine, Barack Obama è diventato un’anatra zoppa, dovrà governare senza più una maggioranza in entrambe le camere del Congresso...
Red Wave
Alla fine l’onda rossa è arrivata. Mentre scriviamo sono le 5 del mattino, ora italiana. E ancora la reale dimensione della vittoria repubblicana non è certa. Al Senato è appena iniziato lo spoglio delle schede in Iowa, in Alaska devono ancora chiudere i seggi, in Louisiana sarà...
USA 2014. 5) The Fin...
«I numeri continuano a muoversi verso il Partito repubblicano. Ma più che all’arrivo di un’onda, sembra di assistere a una lentissima deriva». Con questa metafora vagamente geologica, Scott Elliot di “Election Projection” commentava – una settimana fa – gli ultimi sondaggi sul Senato. Confermando una sensazione molto diffusa tra gli analisti: il Gop è favorito, ma ci sono ancora troppe corse in bilico per poter scommettere su un esito certo delle elezioni di mezzo termine. Oggi, nel giorno del voto, la situazione non è cambiata.
USA 2014. 4) Il Sena...
Il piatto forte delle elezioni di midterm è senza dubbio la corsa per il Senato. Oggi i democratici possono contare su una maggioranza di 53 seggi (più 2 “indipendenti” che votano quasi sempre insieme a loro) contro i 45 seggi repubblicani. Il 4 novembre si vota per eleggere 33 senatori (su 100) che resteranno in carica per i prossimi sei anni. E in altri tre stati (Hawaii, South Carolina e Oklahoma) sono state indette elezioni speciali per riempire i seggi lasciati vacanti durante la legislatura che si sta per concludere.
USA 2014. 3) La guer...
La fiducia degli americani nel Congresso è ai minimi storici, con uno spread tra giudizi positivi e negativi che ormai viaggia verso un imbarazzante 70 per cento. Ma anche se soltanto poco più di un cittadino statunitense su dieci è soddisfatto del lavoro di Camera e Senato (la media attuale di Real Clear Politics si ferma all’11,8 per cento), gli incumbent più a rischio in questo ciclo elettorale non sono gli inquilini di Capitol Hill. Su 36 stati chiamati a scegliere il proprio governatore il 4 novembre, infatti, in almeno una quindicina è teoricamente possibile una sconfitta per il partito al potere. E visto che al momento i rapporti di forza sono nettamente favorevoli ai repubblicani (29-21), è proprio il Gop il partito più vulnerabile in queste elezioni di midterm. Non è un caso che Barack Obama, assente ingiustificato durante la campagna elettorale che nel 2010 ha portato al potere sei nuovi governatori repubblicani, in queste settimane stia provando a spingere i candidati democratici negli stati blu, che poi sono gli unici in cui un suo intervento può avere ancora un effetto positivo. All’inizio del mese il presidente è stato in Illinois. Ieri ha annullato la sua visita in Connecticut a causa dell’emergenza ebola, ma poi sarà in Pennsylvania, Michigan, Massachusetts e Wisconsin (dove già si è fatta vedere la First Lady Michelle).
Rothbard, vent’...
Sono passati 20 anni dalla morte di Murray Newton Rothbard, economista e filosofo statunitense, un ebreo di origine bielorussa che ha smantellato l’impianto classico del pensiero liberale per formulare, tra i primi in America, una coerente dottrina libertaria. Se, come diceva il filosofo...
USA 2014. 2) Camera,...
Una guerra di trincea da due miliardi e mezzo di dollari. La battaglia per il controllo della Camera alle elezioni di mid-term del 4 novembre è appena entrata nel vivo, ma già si annuncia costosa come quella del 2012, che ha battuto ogni record della storia politica statunitense. Una cifra simile al Pil annuo dell’Eritrea, insomma, sarà spesa per finanziare le campagne elettorali dei circa 1.700 candidati che corrono per i seggi in palio nei 465 distretti della Camera. Ma soltanto pochi tra loro, a poco più di un mese dal voto, nutrono ancora la speranza di essere presenti a Washington D.C. il prossimo 3 gennaio, per partecipare alla prima sessione del 114° Congresso.
USA 2014. 1) La male...
I meteorologi della politica americana scrutano l’orizzonte, in cerca di segni. E cercano di rispondere alla “grande domanda”: assisteremo a un’onda repubblicana alle elezioni di mid-term del 4 novembre? Il Partito repubblicano, insomma, sarà in grado di ripetere al Senato l’exploit del 2010, grazie al quale ha riconquistato il controllo della Camera con la più larga affermazione elettorale dal 1946?
Fusionisti on the ro...
Applausi a scena aperta, qualcuno si alza in piedi, gli altri lo seguono. Ancora una standing ovation. La sala è molto più piccola del solito, poche decine di persone convocate all’ultimo minuto ed accorse una domenica sera per sentire un italiano che parla della riforma del sistema...