Ore 5 del mattino del 10 novembre 2016. Sul tavolo ci sono un paio di bottiglie di Coca Cola, molti mozziconi di sigaretta (e sigaro), qualche pacco di patatine e un bel po’ di fogli scarabocchiati con conteggi, numeri, valutazioni sui flussi elettorali. È ormai chiaro che Donald Trump ha...
The Right Station – Numero 28
Andrea Mancia e Simone Bressan
Puntata straordinaria – e infrasettimanale – di The Right Station per elaborare il lutto della vittoria di Donald J. Trump alle primarie repubblicane. Analisi post-mortem del nostro (unico) ex partito preferito e poi audace esperimento socio-politico per scoprire il prossimo candidato di RightNation.it alle Presidenziali Usa (grazie a www.isidewith.com). Solitario intermezzo musicale a cura degli “Any Other” (grazie a Christian). Buon...
GOP Delegate count
Una semplice infografica, che aggiorneremo dopo ogni tornata elettorale delle primarie GOP, per tenere il conto dei delegati repubblicani nella corsa verso la nomination del partito.
Being Donald Trump
Se non vogliamo consegnare il cervello alla pletora dei Federico Rampini di ogni parte del mondo, bisognerà smetterla di demonizzare in modo altezzoso Donald Trump e iniziare ad analizzare il fenomeno, perché (a torto o a ragione di fenomeno si tratta) il “ciuffettone” newyorkese ha oramai di gran lunga oltrepassato nei fatti lo stereotipo del miliardario stravagante, arrogante e greve e marcia verso il duello diretto per accaparrarsi la guida del Paese più influente del Mondo. Contro chi? Contro la signora Clinton molto probabilmente, però non più brillante e tronfia come pareva solo pochi mesi fa. L’ex segretario di...
L’ultima chance del fronte anti-Trump?
Stanotte (ora italiana), si conosceranno i risultati del cosiddetto SuperTuesday delle primarie statunitensi. In campo democratico il risultato sembra scontato. In Alabama, Arkansas, Georgia, Tennessee, Texas e Virginia la Clinton viaggia con vantaggi in doppia cifra nei sondaggi, spinta dalla mobilitazione della comunità afro-americana che, soprattutto negli stati del Sud, rappresenta la maggioranza assoluta dell’elettorato democratico alle primarie. Bernie Sanders sembra poter reggere botta solo in Massachusetts, Vermont e Minnesota (stati con una percentuale irrisoria di elettori di colore) e forse nei caucus del Colorado. Ma da domani...
The Right Station – Numero 22
Andrea Mancia e Simone Bressan
Ventiduesima puntata di The Right Station, il podcast di RightNation.it. Apertura dedicata alle primarie repubblicane in South Carolina e ai caucus democratici in Nevada. Siamo condannati a Donald Trump? E riuscirà Hillary Clinton a staccarsi di dosso Bernie Sanders? Il dinamico duo Mancia-Bressan cerca di fare ordine in uno dei cicli elettorali più complicati della storia statunitense. Intervento a sorpresa di Karl Rove. Poi i consigli (e i non-consigli) per gli acquisti: la serie tv “The Shannara Chronicles”, il videogioco per political junkies “Political Machine 2016” e “Groundbreakers”, il libro che...
Compagno Trump
Il dibattito per le presidenziali americane sta prendendo una strana piega. Donald Trump, favorito nei sondaggi anche nelle elezioni primarie della South Carolina è il più a destra fra i candidati repubblicani, tanto che da più parti lo chiamano “fascista”. Ma forse è talmente a destra che...
GOP 2016. Le pagelle del nono dibattito (SC)
JEB BUSH – 7,5. Il miglior dibattito finora, per l’ex governatore della Florida. Preparato, concentrato, perfino tagliente in un paio d’occasioni. Le primarie in South Carolina sono forse la sua ultima speranza per emergere come il candidato più competitivo nell’establishment lane e questa ottima performance potrebbe essere arrivata troppo tardi, ma davanti alle telecamere di CBS News Jeb è finalmente riuscito a manifestarsi come uno degli anti-Trump più credibili. Particolarmente impressionante lo scambio con The Donald in cui difende, senza perdere mai la calma, la dinastia di cui porta il cognome. L’unico problema, per Bush, è che – oltre a una sua buona prova, che è oggettivamente a
GOP 2016. Le pagelle dell’ottavo dibattito (...
CHRIS CHRISTIE – 7,5* – Il governatore del New Jersey è salito sul palco del dibattito organizzato da ABC News con un solo obiettivo: distruggere Marco Rubio. Una strategia sensata, perché un buon risultato in New Hampshire è probabilmente la sua unica possibilità per sperare di invertire una lenta marcia verso l’anonimato. E il momentum di Rubio post-Iowa rischiava di compromettere ogni sua residua speranza di risollevare i numeri anemici dei sondaggi. Missione compiuta, ma a quale costo? Se Christie riuscirà a piazzarsi immediatamente dietro a Trump nel Granite State, il suo sarà stato un gamble vincente. In caso contrario, il governatore sarà ricordato come il repubblicano che – dopo aver abbracciato Obama nel 2012 – è anche riuscito a fare fuori la migliore speranza del GOP per novembre. (* Due voti in meno in caso di piazzamento peggiore del secondo posto in New Hampshire).
Trump, il fenomeno
Donald Trump, candidato alla Casa bianca, sempre più eccentrico e indipendente, di un Partito repubblicano in evidente crisi di identità e di leadership, oramai – per tutti coloro che qui negli Stati Uniti e in buona parte dell’Occidente, hanno un minimo di equilibrio e saldi...
GOP 2016. Le pagelle del quinto dibattito
TED CRUZ 7 Ha scelto Marco Rubio come avversario e ha deciso di non attaccare Trump, da cui spera di ereditare flussi consistenti di elettori in uscita dal bacino del tycoon. Debater sopraffino, dosa grinta e moderazione con intelligenza, non va mai troppo sopra le righe. Il tema della politica estera poteva essere per lui potenzialmente un problema e invece sfodera una prestazione di tutto rispetto. Ha fatto esattamente quello che doveva fare. JEB BUSH 7 Se questo fosse stato lo standard, oggi Trump sarebbe un pericolo scampato. Serata davvero positiva per l’ex governatore della Florida che sceglie di ritagliarsi il ruolo...
Once you go black...
Nelle ultime due elezioni presidenziali il voto degli afroamericani è stata la chiave che ha spinto Barack Obama verso la Casa Bianca. Mitt Romney nel 2012 portò a casa il 59% del voto dei bianchi: addirittura un punto in più di George W. Bush, l’ultimo repubblicano che vinse...
GOP: il passaggio de...
Premettiamo: non sempre si può vincere. Obama non è certo l’emblema della sconfitta o il capro espiatorio dei democratici statunitensi. È comunque reduce da due larghe vittorie presidenziali, ma allo stesso tempo eccessivamente cariche di speranze (hope) riposte su di lui dal mondo intero....
USA 2014. 4) Il Sena...
Il piatto forte delle elezioni di midterm è senza dubbio la corsa per il Senato. Oggi i democratici possono contare su una maggioranza di 53 seggi (più 2 “indipendenti” che votano quasi sempre insieme a loro) contro i 45 seggi repubblicani. Il 4 novembre si vota per eleggere 33 senatori (su 100) che resteranno in carica per i prossimi sei anni. E in altri tre stati (Hawaii, South Carolina e Oklahoma) sono state indette elezioni speciali per riempire i seggi lasciati vacanti durante la legislatura che si sta per concludere.
L’uomo che sop...
Da “Il Foglio” di giovedì 18 dicembre 2013. “Unintimidated” è un termine che non ha un corrispettivo diretto nella lingua italiana. È l’opposto di “intimidated”, cioè intimidito, intimorito, minacciato. Ed è anche il titolo dell’autobigrafia...
Ideas Have Consequen...
Il coro sincronizzato delle cassandre di professione era già partito durante la crisi dello shutdown. Il partito repubblicano, diviso tra la sua anima movimentista (i Tea Party) e quella governativa (l’establishment), stretto tra l’esigenza tattica del compromesso e quella strategica...
Come affamare la bes...
Stati Uniti: lo Stato ha chiuso. Si è verificato quel che non avveniva da 17 anni, uno “shutdown”, la chiusura delle attività pubbliche, come parchi, musei, biblioteche, mentre rischiano di slittare i pagamenti degli stipendi per 800mila lavoratori. Ma la vera scoperta è che non...
L’arma degli i...
Il 21 gennaio 2013, Barack Obama si è insediato ufficialmente per il secondo mandato presidenziale, ma, dicono diversi commentatori, gli Stati Uniti non hanno ancora visto tutto. Non più frenato dalla necessità di sottoporsi al giudizio delle urne, e deciso a rimanere in qualche modo nei...
Sowell vs. Demograph...
Il migliore (e il più abbronzato) dei conservative-libertarian americani, Thomas Sowell, spiega sulle colonne dell’Investor’s Business Daily perché l’establishment del GOP non deve commettere l’errore di piegarsi alle leggi inesorabili – o presunte tali –...