Liveblogging: Av Referendum
La Gran Bretagna va al referendum, prassi non particolarmente consolidata da quelle parti: il primo e finora unico referendum che ha interessato tutta l’isola risale al 1975 e chiedeva al popolo britannico se fosse il caso di rimanere o meno nella Comunità europea. Si recò alle urne il 64% degli aventi diritto e i sì vinsero con il 67% dei voti. Oggi, 5 maggio 2011, il tema è la riforma elettorale: passare dal maggioritario secco (detto anche “first past the post”) o introdurre l’Alternative Vote? E’ una sfida chiave per il governo in carica: i conservatori di David Cameron dicono no all’AV, i liberaldemocratici sì. I laburisti stanno a guardare: hanno invitato il proprio elettorale a votare per il nuovo modello, ma in realtà si augurano semplicemente di rifilare un bel gancio a Cameron. Perché in ballo ci sono anche le Amministrative: la coalizione di governo rischia di perdere fino a 1.500 rappresentanti, a vantaggio del partito di Ed Miliband. Ad un solo anno di distanza dalle General Elections, la legislatura potrebbe imboccare una nuova strada.
RightNation seguirà live l’evento con l’aggiornamento in ordine inverso. Il post più recente è quello più in alto. Si alterneranno al liveblogging Simone Bressan (sb), Dario Mazzocchi (dm) e Andrea Mancia (am). Buon divertimento!
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19:54. 7,179,466 “NO” contro 3,310,655 “YES”, percentuali inchiodate al 68-32. Con il 65% delle schede scrutinate e la certezza matematica della vittoria, il sottoscritto abbandona il liveblogging e va a cena. Continuate a seguire gli aggiornamenti in tempo reale sul sito del Telegraph. (am)
19:43. Continua la marea gialla: con il 46% delle schede scrutinate i “NO” superano quota 5 milioni (5,427,659) con il 68%, mentre gli “YES” restano al palo (32%: 2,511,840). (am)
19:22. 34% delle schede scrutinate, lievissima rimonta degli “YES”. I “NO” adesso conducono 69-31 (3,339,354 contro 1,515,485). (am)
19:21. Secondo me il vero trionfatore è la democrazia britannica, ma si sa che Simone ha un debole (piuttosto immotivato) per il buon David 😉 (am)
19:11: Nonostante tutto il vero trionfatore di questa tornata elettorale si chiama David Cameron. (sb)
19:00. Diciotto per cento delle schede scrutinate: 1,634,795 contro 689,014. Sempre 70% contro 30% per i “NO”. Mi sembra di intravedere un trend… 😉 (am)
18:49. Dodici per cento delle schede scrutinate, risultato inchiodato sul 70-30 per i “NO” (1,111,057 contro 469,969). (am)
18:42. Dieci per cento delle schede scrutinate: percentuali invariate (70%-30%; 916,198 contro 391,504). (am)
18:28. Con il 7% delle schede scrutinate, i “NO” sono in testa con il 70% contro il 30% degli “YES” (685,707 contro 302,187). (am)
16:30: Tra mezz’ora inizia lo spoglio per il referendum. Alcune, primissime, note:
– i conservatori vanno meglio del previsto e sostanzialmente tengono
– i libdem pagano un prezzo altissimo e sul tavolo c’è già la testa di Nick Clegg
– i laburisti guadagnano rubando voti ai libdem e sono molto più in salute di quanto fossero solo pochi mesi fa
– il vero vincitore si chiama Alex Salmond (sb)
15:49. Ufficiale, storica vittoria dello Scottish National Party: overall majority con 65 seggi al Parlamento scozzese. (sb)
15:24. Ecco invece com’è finita in Scozia: SNP 63 (+26), Labour 29 (-10), Conservatives 9 (-4), Liberal Democratics 4 (-13), Other 1 (+1). Mancano però all’appello ancora due seggi che se andassero allo Scottish National Party, gli garantirebbero la maggioranza assoluta. (dm)
15:17. Risultati ormai definitivi per la Welsh Assembly: Labour 29 seats (+4), Conservatives 14 (+2), Plaid Cymru 11 (-4), Liberal Democrats 5 (-1), Other 0 (-1). I laburisti non riescono ad ottenere la maggioranza assoluta fissata a 31 seggi. (dm)
14:58. L’affare scozzese: con lo Scottish National Party vicino ad avere la maggioranza in parlamento, ritorna in auge il referndum sull’indipendenza. I laburisti fanno finta di nulla, ma il risultato deludente in uno dei loro feudi pesa. Mentre con i conservatori a Downing Street, la via all’indipendenza potrebbe anche essere facilitata: la Scozia assorbe gran parte della spesa pubblica e in tempi di tagli, sarebbe un assist involontario. (dm)
14:20. Il segretario all’Energia, il libdem Chris Huhne, uno degli esponenti più critici del partito nei confronti dei conservatori, ha detto che 1) non si dimetterà, 2) non è il caso che Clegg si dimetta, 3) i liberaldemocratici non abbandoneranno l’esecutivo. Nessuno vuole prendersi la responsabilità di fare la prossima mossa, tra gli sconfitti. (dm)
14:01. Nel frattempo, proprio nei giorni in cui tiene banco l’uccisione di Osama Bin Laden, arrivano sviluppi legali sugli attentati di Londra del 7 luglio 2005. (dm)
13:41. Risultati quasi ufficiali dal Galles per l’Assemblea (32 constituncies su 40): Labour 26 (+4), Conservatives 10 (+1), Plaid Cymru 8 (-3), Liberal Democrats 4 (-1), Oher 0 (-2). (dm)
13:35. Il British National Party avrebbe perso il 70% dei seggi che era chiamato a difendere. (dm)
13:27. “Nella politica, come nella vita, ci sono degli alti e bassi”. Parola di Nick Clegg. (dm)
13:20. Riepilogo dei risultati in Inghilterra (109 councils su 279 scrutinati): Conservatives 55 (+1), Labour 29 (+10), Liberal Democrats 4 (-3), Other 21 (-9), No Overall Controll 18 (-7). (dm)
13:07. Sul popolare (e working class) Daily Mirror poco spazio, quasi nulla, alla tornata elettorale. Neppure per segnalare l’andamento dei laburisti. Ci sarà un motivo? (dm)
13:03. “Abbiamo fatto bene, nonostante le difficili decisioni prese per l’interesse nazionale”: David Cameron. (dm)
11:57. William Hague, segretario agli Affari esteri, è dell’idea che il lavoro della coalizione dovrà essere giudicato sulla lunghezza dell’intero mandato. Sembra più che altro una mossa per mettere gli alleati libdem di fronte al fatto compiuto che nella coalizione sono i Tories a comandare. (dm)
11:33. Quasi a metà dello scrutinio (60 seggi su 129), ecco i risultati delle elezioni per il Parlamento scozzese: SNP 41 (+26), Labour 14 (-18), Conservatives 3 (-3), Liberal Democrats 2 (-5). (dm)
10:30. In Galles, I libdem hanno perso molto terreno a Cardiff, dove nelle tornate precedenti erano riusciti a tenere testa ai laburisti. In media il partito registra un calo del 12%. (dm)
10:18. L’unica persona in Gran Bretagna forse al momento più imbarazzata di Clegg è Pippa Middleton per via di alcuni scatti dei suoi anni precedenti fatti durante alcune feste alcoliche. (dm)
10:15. L’area di Sheffield è tutta rossa sulle cartine elettorali. Nick Clegg non è profeta nemmeno nel suo collegio. (dm)
10:05. I laburisti rischiano grosso in Scozia, dove per ora hanno smarrito 12 seggi. C’è al contrario un +21 per lo Scottish National Party. (dm)
7:58. Ecco, alle 4:27 di ieri, la proiezione nazionale del voto locale. Tengono i Conservatori, crescono i Laburisti, crollano i Libdem. Per Cameron è un segnale, per Clegg un avviso di sfratto. (sb)
6 Maggio
23:50. Per oggi può bastare. Chiusi i seggi circa un’ora fa, bisognerà attendere la mattina del 6 maggio per cominciare a farsi un’idea sulle elezioni amministrative. Appuntamento invece a domani sera per avere i risultati del referendum. (dm).
23:41. Un brivido pare si stia diffondendo tra i laburisti: e se perdessimo la Scozia? (dm)
23:25. Per la diretta dei risultati, sempre via Sky News (i primi arriveranno verso l’una ora italiana – e non saranno quelli del referendum). (dm)
23:20. Altri calcoli con l’Alternative Vote, su Sky News. (dm)
23:18. A quanto pare a Sheffield, collegio elettorale di Nick Clegg, i promotori del sì all’AV hanno fatto di tutto per tenere il nome del Deputy Prime minister fuori dalla campagna. Il motivo? He’s very unpopular. (dm)
23:10. Alcuni dati forniti da ICM: i sì al referendum al 32%, il no al 68%. (dm)
23:04. Primi dati, ma sono quelli di un sondaggio condotto da YouGov per il Sun sulle intenzioni di voto nazionali: conservatori 37%, laburisti 39%, liberaldemocratici 10%. Job approval: -18. Il Labour Party mai così in basso dal dicembre 2010.
23:00. Seggi chiusi, i giochi sono fatti. (dm)
22:50. Dieci minuti alla chiusura dei seggi. (dm)
22:34. A proposito di liberaldemocratici, un sondaggio tra 500 elettori Lib Dem condotto da Stephen Tall per il suo blog, evidenzia come le preferenze vadano per i componenti più duri e puri e meno inclini all’alleanza con i Tories, tra cui Chris Huhne e Vince Cable. (dm)
22:29. David Miliband ha affermato che ad un solo anno di distanza dalle General Elections che i laburisti hanno perso, la tragedia del governo conservatore ricorda alla gente perché vale la pena votare laburisti. I Lib Dem ormai non se li fila più nessuno. (dm)
22:01. Intanto Ruth Barnett, della redazione politica di Sky News, ha fatto sapere via Twitter che, per gli interessati e per chi ha la possibilità di collegarsi con il canale all news inglese, che dalle 10:30 (le 11:30 in Italia) Adam Boulton aprirà il suo salotto per discutere della giornata elettorale. (dm)
21:56. Quelli sotto, sono i seggi che avevano lanciato di fatto la rimonta conservatrice con David Cameron a capo dei Tories. Domani la situazione sarà presumibilmente diversa: la coalizione di governo dovrebbe lasciare sul campo qualcosa come 1.500 candidati. (dm)
21:49. Alle elezioni locali che si tengono contestualmente al Referendum, verranno rinnovati 9.396 seggi così divisi:: 5.029 seggi con un conservatore uscente, 1.620 con un laburista, 1.867 con un Libdem. (sb)
21:34. Due cose sono certe: non ci saranno exit-polls e tra i Conservatori si respira un certo nervosismo. Se i Cameroons vincono il referendum e perdono il governo si mette davvero male.(sb)
21.20: Nota di servizio. Solo domani, attorno alle 16, inizierà lo spoglio dei voti del referendum. Per questo motivo, il liveblogging proseguirà light sia oggi che domani (sb)
21:18. Arrivano, puntuali, le polemiche ai seggi. (sb)
20:08. David Cameron ha votato questa mattina a Westminster (sb)
20:02. Facciamo un po’ il punto (politico) della situazione. Si vota per il Referendum voluto con forza da Nick Clegg e da i Liberaldemocratici. Contemporaneamente si vota per le elezioni amministrative che si preannunciano un banco di prova difficile per il governo di David Cameron e per i Conservatori. Da domani, dicono in molti, la coalizione potrebbe traballare fortissimo. (sb)
19:54. La battaglia online l’hanno vinta quelli del No. (sb)
18:04. Il riepilogo del Daily Post sulle elezioni in Galles.
17:45. Foto di giornata, con Cameron che vota sotto la pioggia e Nick Clegg che ha colto l’occasione fuori dal seggio per invitare a votare sì al referendum. Fatto insolito secondo la prassi politica britannica, hanno sottolineato i quotidiani. (dm)
17:27. Intanto Boris Johnson invita David Cameron a riprendere le redini del governo e a dare una chiara strategia all’esecutivo, lasciando intendere che è ora di premere sull’acceleratore conservatore. (dm)
17:21. Al solito in Gran Bretagna quando si tratta di elezioni se la prendono comoda. Ecco la tabella degli orari dei risultati delle amministrative. (dm)
16:57. Il sondaggio finale di YouGov sulla Scozia. (am)
16:23. Una guida per capire in cosa consista l’AV e perché si è arrivati al referendum. (dm)
16:13. Ian Gray, leader del partito laburista in Scozia, ha girato per 700 miglia durante la campagna elettorale per l’elezione del nuovo parlamento scozzese. (dm)
16:02. Adam Boulton, il volto della politica di Sky News, ripercorre il rapporto tra elettori britannici e referendum
15:44. I tabloid si schierano: il Sun dice no all’AV, il Mirror risponde di sì. (dm)
15:22. Ecco come sarebbero finite le General Elections dello scorso anno con l’Alternative Vote: su laburisti e liberaldemocratici, giù i conservatori. (dm)
12:21. Metto qui il primo post della giornata, ricordando la media degli ultimi cinque giorni di sondaggio, secondo cui i No prevarranno con circa il 60% dei voti. (sb)